Un film fatto di poesia e grazia dove la bellezza dei sentimenti e dei valori viene avvolta dal senso romantico e dalla malinconia.
Il “Cuore” diventa fulcro delle vite di questi personaggi.
Le emozioni e la delicatezza diventano quadri e immagini curati sapientemente dal giovane regista russo Viacheslav Zakharov.
Il film è tratto dal romanzo omonimo della scrittrice e poetessa Trentina Virginia Grassi.
Ha ottenuto un grande successo la proiezione alla 77.a Mostra del Cinema di Venezia di “Cuore Italiano”, il cortometraggio tratto da un racconto della scrittrice trentina Virginia Grassi e girato negli scorsi mesi in Basilicata e in Trentino.
Sinossi
1916 – 1968 – 1970.
Tre anni che si innestano intorno ad una promessa che va mantenuta.
Tano, soldato del sud, incontra Antonio, soldato del nord, nella Tricea di Bezzecca in Trentino. E’ la Prima Guerra Mondiale. Tano suona l’organetto nei momenti di lunga attesa sul fronte. Quell’organetto che ritornerà a casa, in Basilicata, soltanto anni dopo nel 1968, portato dalla nipote di Antonio, Anna. Lì incontrerà Gaetano, nipote di Tano e tra i due nascerà l’amore.
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