Immigrati Brava Gente
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Cosa succederebbe ad una famiglia napoletana, animata da continue beghe interne, se piombasse in casa un immigrato? Uno di quelli che affrontano traversate del continente africano e del mare che lo separa dall’Italia per approdare in un paese nuovo, di quelli che lasciano dietro di sé storie di privazioni e hanno davanti solo scommesse?

Lo scoprono la famiglia Croccolo ed il capofamiglia Salvatore, che incontrerà Omar e sceglierà di accoglierlo, dargli un lavoro e un’opportunità, sfidando le paure imperanti e la diffidenza che nel nostro tempo annida ovunque.

E allora, tra siparietti e tranche de vie, battibecchi proverbiali con la suocera, sempre pronta a redarguirlo, e il figlio Roberto, impegnato in una crociata di conquista di talent e reality, si srotola una “commedia sulle paure sociali”, alimentata da una napoletanità energica e fantasiosa, che mostra, attraverso piccole e continue deflagrazioni comiche, la poesia del quotidiano.

Immigrati brava gente è un lavoro articolato e complesso che va oltre la semplice commedia: alterna gli elementi comici, comunque fondanti e trascinanti a momenti più seri e drammatici, facendo luce con delicatezza non solo sul tema principale della immigrazione clandestina, ma anche sui legami familiari e le relazioni sociali. A continuo supporto e integrazione della storia è da segnalare la bellissima colonna sonora. Un cast affiatato e ben amalgamato per questa storia che piace sotto tutti i punti di vista.

Flaminio Boni

 


NOTE DI REGIA

“Immigrati Brava Gente” è una commedia sulle paure sociali e sulla speranza di trovare la forza di rialzare lo sguardo verso ciò che non si conosce, pur nella consapevolezza che avere timore di quello che riteniamo diverso da noi è normale ed è un sentimento che va rispettato in un momento come questo. Tuttavia l’auspicio è che tali paure non vengano cavalcate e utilizzate con l’unico intento di mettere gli esseri umani l’uno contro l’altro risultandone vittime. Paure a cui spesso l’unico modo di cercare una risposta è quella di non porci alcuna domanda.

L’intento non vuole essere quello di fornire giudizi definitivi su un tema come l’immigrazione e la diversità in genere, la cui delicatezza rende presuntuoso qualsiasi tentativo in tal senso e nel contempo inopportuna qualsiasi idea precostituita. Piuttosto si cerca semplicemente di non cadere ne in facili moralismi ne in ipocrite e incivili chiusure, nella speranza che ci possa essere una giusta mediazione frutto di un aperto confronto dinanzi ad interrogativi tanto scomodi quanto doverosi.

Ed è quello che capita alla famiglia Croccolo che si troverà costretta, suo malgrado, a doversi confrontare con i propri fantasmi quando, investita inaspettatamente da un avvenimento deflagrante ed imprevisto, verrà catapultata in scenari assolutamente inaspettati e imprevisti che cambieranno radicalmente la loro storia.

Il tutto è presentato in chiave comica e leggera senza voler tuttavia cadere nella semplice banalizzazione, nella convinzione che spesso gli aspetti più tragici della quotidianità si nascondono nelle pieghe nascoste dell’ironia.

Produzione
Commedia teatrale
Produzione
Gianluca Vania Pirazzoli per TIME
Scritto e diretto da
Bernardino De Bernardis
Cast
Bernardino De Bernardis e con Angela Ruggiero, Ruddy Almada, Simonetta Milone, Francesca Di Meglio, Matteo Fasanella, Elena Verde, Antonio Coppola.
SCENOGRAFIA
Alessandra Ricci
DIRETTORE DI SCENA
Maurizio Marchini
CONS. ARTISTICA
Serena Fraschetti
REGISTRAZIONE AUDIO
Studi AreaVox
VIDEO
Giulio Ciancamerla
TEATRI
Roma - Milano - Napoli - Reggio Calabria -

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Intervista Cast SECONDA PARTE

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